Subject: R: public mon Sent: 11-02-1920 22:31 Received: 15-02-2001 16:01 From: caroline bachmann, jonas@libero.it To: emilio fantin, bom1790@iperbole.bologna.it CC: giancarlo norese, signore@undo.net Cesare Pietroiusti, cesarepietroiusti@worldnet.att.net Io sono d'accordo con Emilio per proporgli un programma definito. Per quello che vogliono loro, sembra chiaro che non gli interessano i singoli artisti, anche se si rivolgono a Cesare e non a x. E anche una loro contradizione. Per il programma, sembra funzionare, solo inviterei pi gente da fuori. E potremmo definire anche un tema per un convegno publico al pomeriggio, trovare qualcosa di bello quanto "come spiegare...". Non presentazione di lavori, alla Tate mi sembra un po' fuori luogo. Forse spiegare a Dominic che il "lavoro" di Oreste e stato spesso di mettere in contatto le persone (communication=/relation), e di creare situazioni ambigue, dove si prova quello che non  ne lavoro ne vacanze, ne amicizia ne collega, ne formale ne informale, per dare un senso alla cena. ciao ciao caroline ----- Original Message ----- From: emilio fantin To: Cesare Pietroiusti ; Giancarlo Norese Cc: Caroline Bachmann Sent: Thursday, February 15, 2001 10:25 AM Subject: R: public mon > Caro cesare > Il mio parere > Temo che siamo stati un po' vaghi (del resto loro sembrano prevenuti) > Effettivamente non abbiamo presentato un programma definito e probabilmente > loro hanno avuto una sensazione di insicurezza. > Il mio consiglio  di provare con un programma definito come si stava > delineando nel primo giro di email > > io rilancio questo schema > riassumendo: > ore 11.000 14.00 > al mattino programma chiuso d'incontri ad invito con > associazioni in maggioranza ingelsi e un paio di europee (con eventuale > brunch) > dove noi presentiamo un progetto e ne valutiamo assieme la fattibilitˆ > (una residenza estiva contemporaneamente in talia e in“ghilterra in modo > che si possa passare da un posto all'altro, cio due situazioni legate) > > 14.00 15.30 pausa libera > > pomeriggio apertto al pubblico > > 15.30 19.000 > presentazione con alcune postazioni giocate in modo diverso > di lavori di artisti legati ad oreste (Italiani e stranieri, si possono > invitare degli inglesi "nuovi" a pareteciparvi). Le postazion“i dovrebbero > essere poche (almeno 3) e lasciare il passaggio. Su ogni postazione si > possono mettere un certo numero di documentazioni (una cartacea, l'altrea > video, l'altra web) > > 19.00 22.00 > Un tavolo giˆ preparato con vivande coperto viene scoperto e si da inizio > al party con musica e lasciando le postazioni.(nel caso fossero troppo > ingombranti si levano) > Anche se il tavolo  piccolo una volta finite le cose possono essere > rimesse.Oppure si porta un tavolo (lasciato in un altra stanza e si > allestisce al momento) Comunque in ogni caso, queste cambi di scena fanno > parte della scenografia! > Per quello che riguarda il numero di persone del pubblico non  un > problema: o si va ad esaurimento cibo bevande e quindi stabiliscano loro > quanti soldi sono disposti a mettere, oppure si fanno degli inviti per tot > persone sempre considerando il budget. > io penso che potrebbero essere spesi £ 800/1000 > (sterline) per un party x 200 persone > I vari progetti (incontro con associazioni, presentazione, party, cibo, > setting) saranno curati personalmente dai 5 artisti > > spero ti sia d'aiuto > > ciao a presto > > emilio > > > ---------- > > Da: Cesare Pietroiusti > > A: Giancarlo Norese > > Cc: Emilio Fantin ; Caroline Bachmann > > > Oggetto: R: public mon > > Data: mercoled“ 14 febbraio 2001 21.59 > > > > non so esattamente i dubbi che questo willsdom ha - in qualche modo > intuisco > > che non sono sbagliati. > > forse il problema  che si aspettava qualcosa di diverso. e qui sorgono i > > miei dubbi. cosa si aspettava? > >  un problema di nomi? di cose da fare? > > io cercher˜ di parlarci per telefono, e di capire meglio. > > comunque in fondo in fondo mi sono un po' stufato di lavorare per cose > che > > alla fine danno poca gratificazione individuale, e magari ti fanno anche > > litigare con quelli che non hai coinvolto, e che si offendono ecc. ecc. > > e quindi se questa cosa alla tate va a monte chissenefrega. > > dopo la conversazione per telefono (cercher˜ di parlare anche con > martin), > > non gli dir˜ subito si o no, e prender˜ io un po' di tempo per > riflettere. > > ok? > > c. > > > >